Descrizione
Il primo libro di John Berger, mai pubblicato in inglese, considerato perduto dal suo stesso autore e sorprendentemente riemerso nel 2022. Un’analisi lucida e appassionata dell’opera di Guttuso, «il più importante pittore dell’Europa occidentale», e, insieme, un saggio folgorante sull’Italia e sulla Sicilia, sullo spazio, la luce, i colori, scritto da uno dei più grandi intellettuali del Novecento. John Berger «guardava i dipinti come se fossero persone» (Bernard Berenson). Berger «entra letteralmente dentro l’opera – scrive la curatrice del volume Maria Nadotti – e cerca di immaginarsi che cosa l’abbia resa possibile, quali ostacoli abbia dovuto superare il suo autore per realizzarla». A lui si deve l’ingresso di Guttuso nella scena inglese degli anni cinquanta, come sottolinea Marco Carapezza nella Nota finale, considerando il suo approccio anticipatore di quello dei cultural studies. In questo libro – finora pubblicato solo nella Germania Est (1957) e in URSS (1962) – il cui perduto originale è stato fortuitamente ritrovato di recente, Berger analizza alcuni quadri del grande pittore, profilandone con passione la figura culturale e il ruolo sociale: un realista in cui confluiscono la lezione delle avanguardie e una nitida visione politica.
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