Descrizione
Tre fratelli si ritrovano per l’ultimo saluto al padre. Ritornati nella vecchia casa da città diverse. Alessandro il maggiore, ingegnere e uomo d’affari di successo, è come se portasse un’ombra, una zona scura nell’animo, che quando affiora prepotente è sconosciuta fors’anche a lui stesso; la fiduciosa Silvia è una restauratrice e sta lavorando a un recupero sensazionale, un antico affresco trascurato attribuito da lei – e ne cerca l’ultima prova – a un grandissimo pittore, e la sua vitalità non si è inaridita nemmeno di fronte alla ripetizione più o meno coatta di amori falliti; il «piccolo» Gabriele, il fratellino fragile, ha una vita sbagliata, che unisce al fallimento professionale ed economico un pericoloso sbandamento esistenziale, ed è lui quello rimasto nella stessa città del padre. Ogni capitolo di questo romanzo porta come titolo il nome di uno dei tre protagonisti, perché è dal punto di vista a turno di uno di loro che si svolge il presente e avvengono le incursioni del passato. Si intrecciano storie semplici a altre tristi e cupe; ciò che è appena avvenuto ed è ancora dietro le spalle di ciascuno, e l’affiorare di immagini d’infanzia o ricordi lontani scanditi dai ritmi e i modi diversi di crescita, le preferenze affettive con il padre che provocavano orgoglio oppure frustrazioni, la cui traccia ancora presente è più facile ritrovare adesso, accanto alla spoglia. Ma perché, in tutti questi quadri di una volta che le parole e la memoria restaurano come un affresco da riportare alla luce, non c’è mai la figura della madre? Eleonora: scomparve presto di scena e restò come cancellata dalle abitudini familiari. La rivelazione del segreto della madre riequilibrerà, anche a costo di una tragedia, il rapporto tra i tre fratelli. Raramente, ci dice Coletta in questo romanzo di tensione e scavo tutto psicologico, la famiglia è un posto limpido e felice, ed è nelle sue tranquille stanze che alle volte si nasconde l’ignoto che sconvolgerà tutto.
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